Quando ci si presenta bisognerebbe farlo dicendo prima il proprio nome e poi il cognome.
Così firmando qualsiasi nostro scritto od opera.
Mi presento: Mario Rossi; sottoscrivo: Mario Rossi.
Solo negli elenchi alfabetici si potrebbe fare una deroga (ma io lo trovo casermesco) e scrivere prima il cognome e poi il nome.
Poi, se si vogliono mantenere distanze mentali, comportamentali, riserve persino ci sentiremo apostrofare o apostroferemo prima con il cognome e poi con il nome. Per me si tratta sempre di indelicatezza.
Caro De Rienzo, sbaglio?
La risposta bellissima, secca e lapidaria:
Non sbaglia.
Non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro, infatti.
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