venerdì 31 ottobre 2014

Quirinale, trascrizione dell'udienza

Stamattina è stata pubblicata dal Quirinale la trascrizione dell'udienza in cui il Presidente Giorgio Napolitano è stato ascoltato nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta trattativa "Stato - Mafia". In questo blog parliamo solo della questione nome + cognome oppure cognome + nome, per cui tralasciamo tutte le altre cose.

È illuminante vedere come le varie persone vengono "trattate" quando ci si riferisce a loro. Basta leggere velocemente le prime pagine, nella parte in cui il cancelliere fa il punto sui presenti:

Sì. Intanto diamo atto che a seguito di quanto la Corte ha disposto con l'ordinanza dibattimentale del 25 settembre 2014, confermata dalla successiva ordinanza del 9 ottobre 2014, si procede alla costituzione delle parti processuali in assenza degli imputati e delle Parti Civili costituite, che sono tutti rappresentati dai rispettivi difensori che mi accingo a chiamare. Quindi, per l'imputato Bagarella Leoluca Biagio sono presenti gli Avvocati Fabiana Gubitoso e l'Avvocato Luca Cianferoni, che è sostituto processuale designato dall'Avvocato Anania che invece non è presente. Per Brusca Giovanni sono presenti i difensori Avvocati Fiormonti e Simona Celebre. Per l'imputato Ciancimino Massimo sono presenti i difensori Francesca Russo e Roberto D'Agostino. Per l'imputato Cinà Antonino è presente l'Avvocato Federica Folli ed è assente l'Avvocato Giovanni Di Benedetto. Per l'imputato De
Donno Giuseppe è assente l'Avvocato Saccone ed è presente l'Avvocato Francesco Antonio Romito. Per l'imputato Dell'Utri Marcello sono presenti i difensori Di Peri e Pietro Federico. Per l'imputato Mancino Nicola sono presenti i difensori Massimo Krogh e Nicoletta Piergentili Piromallo. Per l'imputato Mori Mario sono presenti i difensori Milio e Musco. Per l'imputato Riina Salvatore, è presente l'Avvocato Cianferoni, sempre sostituto processuale dell'Avvocato Anania che è assente. Per l'imputato Subranni Antonio è presente l'Avvocato Milio. Per le Parti Civili costituite: per la Parte Civile De Gennaro Giovanni è presente l'Avvocato Bertorotta quale sostituto processuale designato dall'Avvocato Coppi che è assente. Per il Presidente del Consiglio dei Ministri, sono presenti gli Avvocati Dell'Aira e Caserta dell'Avvocatura Distrettuale dello Stato. Per il Centro Studi e Iniziative Culturali Pio La Torre è presente in aula l'Avvocato Ettore Barcellona. Per il Comune di Palermo è presente in aula l'Avvocato Airò Farulla. Per la Presidenza della Regione Siciliana sono sempre presenti gli Avvocati Caserta e Dell'Aira dell'Avvocatura Distrettuale dello Stato. Per Libera, Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie, è presente l'Avvocato Vincenza Rando. Per la Parte Civile Associazione tra Familiari delle Vittime della Strage di Via dei Georgofili è presente in aula l'Avvocato Danilo Ammannato. Inoltre si dà atto che il Presidente autorizza la presenza del Vice Segretario Amministrativo della Presidenza della Repubblica, in persona del dottor Flavio Salvadori per assicurare la continuità delle funzioni del Presidente della Repubblica. Per la Procura della Repubblica di Palermo sono presenti il dottor Leonardo Agueci, Procuratore facente funzioni della Procura della Repubblica di Palermo; il Procuratore Aggiunto Dottore Teresi e i Dottori Di Matteo, Francesco Tartaglia e Del Bene, che sono sostituti della Procura della Repubblica di Palermo. 

Si nota qualcosa? Gli imputati (e la parte civile) indicati con il cognome prima del nome, gli avvocati, i funzionari della Presidenza e i magistrati con il nome prima del cognome, com'è giusto.  Perché questa disparità? C'è chi ha diritto di essere chiamato nel modo giusto e chi no?

Naturalmente, è facile immaginare che il Cancelliere avesse un tabulato con gli imputati elencati in ordine alfabetico per cognome, e che abbia semplicemente proceduto alla lettura. Ma, come abbiamo già osservato in questo blog, con gli strumenti informatici ottenere una tabella ordinata per cognome in cui i nomi compaiano prima non è impossibile. Anzi, è molto facile.

Quando vengono chieste le generalità al Presidente della Repubblica, lo si chiama con il nome prima del cognome. Un po' di rispetto per le autorità è dovuto, in fondo!