mercoledì 27 marzo 2013

L'ordine innaturale del cognome prima del nome

Interessanti le considerazioni trovate nel post Altro che onorevole o cittadino di Aciribiceci, in merito alle trasmissioni di Radio Tre, nelle quali gli ospiti vengono chiamati sempre con il nome e il cognome. Tra le altre cose, vi si legge:
E comunque resta il fatto che di solito se qualcuno si rivolge a noi con entrambi i componenti è in quell’ordine del tutto innaturale del cognome prima del nome. Quest’inversione non dà solo un senso di eccessiva formalità, quasi militaresca, ma trasmette anche l’idea di avere a che fare con un interlocutore un po’ ottuso: sentirsi chiamare per cognome e nome ammanta tutto di un burocratismo fine a se stesso, anzi di quel tipo di burocrazia temibile e temuta, specie quando si hanno solo le scuole basse e si rimane sempre un po’ impacciati di fronte all’ufficialità.
Infatti annunciarsi col cognome prima del nome spesso qualifica chi lo fa come poco istruito, mentre chi si presenta con l’ordine giusto appare subito disinvolto. C’è addirittura chi si firma col cognome prima del nome, e questo la dice lunga su di lui o di lei, o almeno la dice lunga a chi invece si firma prima col nome e poi col cognome. Però resta il fatto che anche se accordiamo il crisma della correttezza alla successione nome-cognome, e non viceversa, è proprio difficile che qualcuno si rivolga a noi così, per esteso e in quest’ordine.