Nell'articolo si afferma che «fin dopo la seconda guerra mondiale, quando ci si presentava a un colloquio di lavoro, a un insegnante o a un pubblico ufficiale, si osservava sempre la forma di riferire prima il cognome e poi il nome», ma «questo retaggio culturale è stato via via abbandonato e oggi il cognome segue quasi sempre il nome.»
Ad ogni modo, una conferma in più del fatto che la legge stabilisca, come già scritto in questo blog, l'ordine nome e cognome e non cognome e nome.