domenica 30 maggio 2010

Giosuè Carducci e il libretto non firmato

Nel blog Centomila Frasi è riportato un interessante aneddoto riguardante Giosuè Carducci, che riporto integralmente:

Un giorno si presentò a Giosuè Carducci, quando era professore a Bologna, uno studente, pregandolo di volergli firmare il libretto di frequenza. «Come si chiama lei?», gli domandò il Poeta. E quello, timidamente, rispose (poniamo) Rossi Giovanni, dicendo prima il cognome e poi il nome. Bruscamente, quasi sgarbatamente, il Carducci gli restituì il libretto senza neppure aprirlo, dicendogli: «Tenga: Le farò la firma quando avrà imparato a dire correttamente il suo nome!» Cadendo dalle nuvole, lo studente guardò il professore con aria interrogativa. E il Carducci, più brusco che mai: «Per sua regola, si dice sempre e si scrive sempre il nome prima del cognome. L’eccezione è ammessa solo in caso di necessità alfabetiche!» E il libretto non fu firmato.

Se più insegnanti si comportassero in questo modo, anziché — loro per primi — presentarsi e chiamare i propri allievi con cognome e nome, come spesso capita di sentire, la scuola sarebbe un posto un pochino migliore…

P.S. L'esigenza dell'ordinamento alfabetico poteva avere un senso al tempo di Carducci, quando ancora non esistevano i calcolatori. Oggi è possibile avere un elenco ordinato per cognome anche presentando i nomi prima dei cognomi.

mercoledì 26 maggio 2010

Commissioni d'esame

Seguendo una delle peggiori abitudini burocratiche della pubblica amministrazione, l'elenco degli insegnanti che comporranno le commissioni d'esame ai prossimi esami di stato, pubblicato oggi e raggiungibile dal sito del Ministero dell'Istruzione, viene mostrato con i cognomi prima dei nomi.


Per fortuna, almeno i nomi degli Istituti sono nella forma corretta: Liceo "Giordano Bruno", non Liceo "Bruno Giordano" come nelle Pagine Bianche (vedi post precedente al riguardo).

Ad ogni modo, se nel mondo della scuola si deve dare il buon esempio, siamo messi bene... :-(

martedì 25 maggio 2010

Nomi tradotti da Bartezzaghi

Divertenti gli esempi di Stefano Bartezzaghi nella sua Antologia di L&N, voce Naming: tradurre nomi.

Se Benedetto Croce può diventare Holy Cross, di certo non starebbe bene che diventasse Cross Holy...

lunedì 24 maggio 2010

La firma in un curriculum

È un testo di diversi anni fa, ma contiene indicazioni che sono tutt'ora molto utili. Si tratta del libro Scrivere. Una fatica nera, di Alessandro Lucchini (Deus editore, Milano: 1996), disponibile nel sito di Comunico oppure su Scribd.

Segnalo questo passaggio, dedicato alla firma posta in calce alla lettera di introduzione ad un curriculum vitae:

La firma, però, rigorosamente autografa. A questo proposito è bene ricordare che non siamo più a scuola, né sotto le armi: il nome deve assolutamente precedere il cognome. Una firma Rossi Mario, magari sottolineata, o con svolazzo finale, blocca immediatamente la lettura (peraltro la firma è la prima cosa che un selezionatore legge).

Se la firma non è chiaramente leggibile, è opportuno scrivere anche a macchina (meglio sotto la firma stessa) il proprio nome e cognome. Sono da evitare le sigle.

Un ultimo suggerimento: se nome e cognome presentano ambiguità (quale sarà il nome e quale il cognome di Antonio Sergio?) sarà bene specificare (nome: Antonio, cognome Sergio), almeno fino a quando tutti avranno imparato a firmare con il nome prima del cognome.

domenica 23 maggio 2010

Biglietti da visita creativi

Nell'interessante raccolta di biglietti da visita creativi del Web Designer Depot si può notare, se mai ce ne dovesse essere bisogno, che il nome viene sempre messo prima del cognome.

D'altronde, come raccomanda il blog Idee per lavorare, tra i dati che non devono mancare ci sono, appunto, "Nome e cognome" (non il contrario).

sabato 22 maggio 2010

Formato europeo Curriculum Vitae

Il formato europeo per il Curriculum Vitae prevede che venga scritto il nome prima del cognome.


Anche l'esempio di curriculum compilato e le istruzioni prevedono la forma «nome e cognome».

Va osservato però che se si compila il curriculum online, viene proposta la forma cognome e nome come default, e bisogna fare clic sull'apposita iconcina per cambiarla... da così:


... a così:




Invece, se si compila online il curriculum scegliendo come lingua l'inglese, ad esempio, viene proposto il default first name / last name.

P.S. Dalla data della pubblicazione originaria del post, l'esempio e le istruzioni sono state cambiate. Grazie a Philippe per l'intervento.

giovedì 20 maggio 2010

Cognome e Nome su La7

Su La7 viene mandata in onda una trasmissione che si occupa di interviste a personaggi più o meno famosi.

Forse per rendere un tono un po' burocratico, hanno deciso di chiamarla Cognome e Nome, tradendo una delle buone abitudini dei giornalisti, che avranno forse anche tanti difetti, ma almeno scrivono sempre il nome prima del cognome.



Quindi, nonostante la trasmissione mostri comunque i nomi prima dei cognomi (Fabio Volo, non Volo Fabio, Loretta Goggi e non Goggi Loretta), e nonostante il titolo della pagina web indichi "Le interviste di Nome e Cognome"


la trasmissione finisce tra le cattive pratiche, per il cattivo esempio che dà.
Tra l'altro, l'espressione "Cognome e nome" è brutta in sé: direste mai "coautore e autore", oppure "coinquilino e inquilino"?

domenica 9 maggio 2010

Ordine alfabetico negli stradari tedeschi

Come è noto, nella lingua tedesca vi è la tendenza a unire più termini per formare un'unica parola. Così, quello che noi chiameremmo in Italia Viale Marie Curie, in tedesco diventa Marie-Curie-Allee.

È interessante notare che nessuno dice solo Curie-Allee, perché il toponimo è quello completo, con il nome e il cognome (in quest'ordine, naturalmente).

Significativo è poi che anche l'ordine alfabetico, negli stradari, è impostato con priorità sul nome, come si può vedere, ad esempio, nel sito Berliner Stadtplan, dove troviamo, tra gli altri toponimi,

Hildegard-Marcusson-Straße
Karl-Wilker-Straße
Lina-Morgenstern-Straße
Marie-Curie-Allee
ecc.



(in ordine di nome, appunto). A dimostrazione che, come dice l'Accademia della Crusca, l'ordine alfabetico per cognome non è imprescindibile, in fondo.

venerdì 7 maggio 2010

Quando la correzione è impossibile

Uno dei motivi per cui i dati sulle persone devono essere resi con il nome prima del cognome è che, in alcuni casi, diventa impossibile una correzione. Mi spiego con un esempio.

Immaginiamo di ricevere dall'ufficio marketing un elenco di persone a cui scrivere una lettera:

Alberti Stefano 
Cento Giorgio

Donati Bruno
Rossi Mario

Uno potrebbe dire: poco male, mi basta scambiare l'ordine per ristabilire l'ordine corretto, e ottenere delle lettere da mandare a Stefano Alberti, Giorgio Centi, ecc.

A parte il fastidio di dover fare un lavoro di correzione di una cosa che potrebbe essere fatta bene fin dal principio, esistono casi per i quali non è così evidente qual è il nome e qual è il cognome:

Armah Ayi Yaw
Bondelli Cesare Giovanni 

Come possiamo capire se dovremo intestare la nostra lettera a Yaw Armah Ayi oppure a Ayi Armah Yaw? A Cesare Giovanni Bondelli o a Giovanni Bondelli Cesare?

P.S. È naturalmente vero anche l'opposto: se trovo scritto da qualche parte "Giovanni Cesare Bondelli" potrei non capire se Cesare fa parte del nome o del cognome. In questo caso però il problema è meno grave, visto che la forma è già giusta e non c'è necessità di correzione.

P.S. 2. In alcuni certificati emessi da pubbliche amministrazioni (ad esempio, dagli uffici anagrafe dei Comuni), vengono riportate le generalità di una persona nella forma cognome e nome, senza nessuna possibilità di comprensione di quale sia il primo e quale sia il secondo.

Cognome e nome: Bondelli Cesare Giovanni 

Sarebbe semplice separare adottare una delle seguenti soluzioni per rendere le cose più chiare:

Nome e Cognome: Giovanni BONDELLI CESARE

Nome: Giovanni
Cognome: Bondelli Cesare
  
Cognome: Bondelli Cesare
Nome: Giovanni

Cognome e nome: Bondelli Cesare, Giovanni

Chissà quali insormontabili problemi informatici impediscono soluzioni del genere...

domenica 2 maggio 2010

Avatar: Jake Sully o Sully Jake?

Il film Avatar offre qualche spunto di riflessione anche sulla questione "nome e cognome".

Il primo è che ambienti come l'esercito (o, nel caso specifico, l'agenzia di sicurezza privata Sec-Ops) tendono a indrappellare le persone, e questo porta a chiamarle prevalentemente per cognome e a scrivere le etichette degli armadietti con il cognome prima del nome (del quale è presente solo l'iniziale): Spacer M, Sully T, ecc. (per chi non ha visto il film: T sta per Tom, il fratello di Jake).

 

Il secondo è che negli ambienti accademici e di ricerca, pur molto burocratizzati, c'è comunque un minimo di attenzione per il rispetto delle forme corrette. Nelle registrazioni dei rapporti di Jake si vede che il ricercatore e la coordinatrice del progetto (P.I.: principal investigator) sono indicati con il cognome e l'iniziale del nome, ma separati da un virgola: Sully, J. e Augustine, G.


Il terzo è che comunque le persone si presentano con il nome prima del cognome: Jake Sully, non Sully Jake. E a quanto pare anche nella lingua Na'vi si usa il nome prima del cognome: Pivlltxe, ma Jakesully.


(Grazie a Michele per la segnalazione)

Le immagini sono pubblicate in forma degradata per uso didattico e scientifico. Credit 20th Century Fox.